Elezioni comunali 2015. Come si vota? La guida completa

Circa 6mln di italiani al voto per il rinnovo di 1063 amministrazioni

 

Con il Trentino Alto Adige e la Valle d’Aosta oggi impegnati nelle Comunali, inizia la stagione delle elezioni di primavera 2015.

Sono in tutto più di mille, in tutta Italia, i comuni (e circa 6 milioni sono gli elettori) chiamati a rieleggere il sindaco e il consiglio comunale; tra questi figurano anche tre capoluoghi di Regione: Aosta, Trento e Venezia.

Quando si vota 

In Trentino Alto Adige e Valle d’Aosta, le urne sono aperte domenica 10 maggio per un turno elettorale anticipato.  In Trentino Alto Adige le urne sono aperte dalle 7 alle 21, in 141 comuni del Trentino e 109 dell’Alto Adige, tra cui Trento e Bolzano. In Valle d’Aosta si vota dalle ore 7 alle ore 23 in 68 comuni della Regione.

Nelle altre Regioni, incluse Friuli Venezia Giulia e Sardegna, a statuto speciale, urne aperte dalle 7 alle 23, il 31 maggio, con eventuale turno di ballottaggio il 14 giugno. Solo in Sicilia, invece, si vota sia il 31 maggio che il 1 giugno.

Come si vota

Comuni inferiori ai 15.000 abitanti

Il voto si esprime con una sola scheda per eleggere sia il Sindaco che i Consiglieri Comunali. Ogni candidato sindaco è affiancato dalla lista elettorale che lo appoggia, composta dai candidati alla carica di Consigliere.

Il nome del candidato Sindaco è già stampato sulla scheda con accanto a ciascun candidato il contrassegno della lista che lo appoggia.  Voto al sindaco e al Consiglio sono uniti.

E’ eletto sindaco il candidato che ottiene il maggior numero di voti. Il ballottaggio è previsto solo in caso di parità di voti tra due candidati.

Definito il sindaco di passa a definire il Consiglio: alla lista che appoggia il Sindaco eletto andranno i 2/3 dei seggi disponibili. Gli altri sono distribuiti in proporzione alle altre liste.

Comuni superiori ai 15.000 abitanti

Si vota con una scheda singola in cui sono già stampati i nomi dei candidati alla carica di sindaco. Al fianco di ognuno, il simbolo o i simboli delle liste che lo appoggiano.

Il votante può però esprimere il suo voto in tre modi diversi:

  1. tracciando un segno solo sul simbolo di una lista, assegnando in tal modo la propria preferenza alla lista contrassegnata e al candidato Sindaco da quest’ultima appoggiato;
  2. tracciando un segno sul simbolo di una lista, eventualmente indicando anche la preferenza per uno dei candidati alla carica di Consigliere appartenenti alla stessa lista, e tracciando contestualmente un segno sul nome di un candidato Sindaco non collegato alla lista votata: così facendo si ottiene il cosiddetto “voto disgiunto”;
  3. tracciando un segno solo sul nome del Sindaco, votando così solo per il candidato Sindaco e non per la lista o le liste a quest’ultimo collegate.

Per essere eletto sindaco al primo turno, un candidato deve avere la maggioranza assoluta dei voti validi, quindi il 50+1. Se nessuno raggiunge la soglia si va al ballottaggio tra i due che hanno ottenuto il maggior numero di voti al primo turno.  Al secondo turno viene eletto Sindaco il candidato che ottiene il maggior numero di voti.

Per stabilire il Consiglio si tengono in considerazione i risultati elettorali del primo turno e degli eventuali ulteriori collegamenti nel secondo.