Differenze tra infissi in alluminio e serramenti in PVC

infissi alluminioLe differenze che intercorrono tra gli infissi in alluminio e i serramenti in PVC sia dal punto di vista prestazionale che economico

Nel momento in cui ci si accinge a cambiare gli infissi di casa ci si interroga sempre su quali siano i prodotti più performanti, e se sia meglio optare per serramenti in alluminio o serramenti in pvc: per rispondere a questa domanda è necessario trattare delle caratteristiche di entrambi i materiali, per capire quali sono le differenze che intercorrono tra infissi in alluminio e infissi in PVC.

L’alluminio si adatta bene alla produzione di infissi anche di grandi dimensioni, e annovera tra i maggiori pregi:

  • la resistenza all’usura e ai tentativi di scasso (garantiscono dunque un discreto livello di sicurezza);
  • la resistenza all’acqua e al vapore
  • la resistenza al fuoco
  • la scarsa manutenzione richiesta
  • la leggerezza (conferita dalla sezione cava), che evita di gravare sulle parti murarie;
  • l’ottima resistenza agli agenti atmosferici;
  • l’ampia scelta di colorazioni.

Tuttavia, quando si opta per il montaggio di infissi in alluminio è bene essere a conoscenza anche dei suoi difetti: trattandosi di un metallo, si riscalda e si raffredda a seconda delle temperature esterne e tende a generare condensa nel caso in cui non presenti taglio termico (cioè abbia profili privi di isolatore termico tra la parte esterna e quella interna, per cui è soggetto ai ponti termici).

Inoltre, sebbene innumerevoli, le colorazioni dell’alluminio sono soggette al cambiamento di colore, a differenza di quelle del PVC.

E non si tratta dell’unica differenza che intercorre col polivinile di cloruro, che tra i suoi numerosi pregi conta pure:

  • la semplicità di lavorazione (una volta riscaldato può essere modellato a piacere)
  • l’impermeabilità;
  • l’ottima capacità isolante, sia a livello termico che acustico;
  • la facilità di pulizia;
  • l’elevata personalizzazione (di forma, profilo, finitura -compreso l’effetto legno- e colore)
  • la resistenza al fuoco.

In aggiunta:

  • la verniciatura degli infissi in pvc non tende a modificarsi col tempo, come accade a quelli in alluminio (tant’è che è garantita 10 anni)
  • la capacità isolante impedisce la creazione di condense
  • la buona resistenza all’usura legata all’apertura e chiusura di porte e finestre accresce la durata temporale
  • i materiali di fabbricazione possono essere riciclati
  • la praticità di utilizzo si traduce anche in una quasi totale assenza di manutenzione richiesta.

L’unico svantaggio degli infissi in pvc è la tendenza a danneggiarsi se esposti direttamente alla luce del sole per periodi assai protratti.

Ultima differenza, ma non per importanza: i prezzi degli infissi in alluminio rispetto a quello dei serramenti in pvc.

Tali differenze dipendono sia dai pro e contro intrinseci ai due materiali, che abbiamo visto, sia da caratteristiche proprie dell’infisso, come la misura, il numero di ante presenti, la tipologia di apertura, e i prezzi medi al mq.  

Il costo degli infissi in Pvc parte da:

  • 120 euro per chiusure a battente
  • 200 euro per le vasistas scorrevole
  • 500 euro per le scorrevoli.

Per gli infissi in alluminio bisogna preventivare cifre che vanno da:

  • 80 euro per chiusure a battente
  • 150 euro per le vasistas scorrevole
  • 350 euro per le scorrevoli

(chiaramente i costi sono sempre al metro quadro).

Quindi i prezzi degli infissi in alluminio sono più bassi rispetto a quelli degli infissi in pvc?

Non proprio!

Essi infatti si riferiscono all’alluminio freddo verniciato o laccato, e non a quelli a taglio termico che, come detto, sono preferibili per questioni di risparmio energetico.

Non che gli infissi in alluminio a taglio termico siano necessariamente meno economici (il rincaro non supera di norma il 15% rispetto a quelli in pvc): ciò che accresce le spese è il doppio vetro con cui vanno abbinati (necessario per evitare di perdere buona parte dell’utilità di questa tipologia di infisso), soprattutto se sottoposto ad un trattamento basso emissivo (che recupera gran parte del calore interno all’abitazione, favorendo nel contempo l’ingresso dei raggi solari).

Il discorso inerente i costi degli infissi in alluminio va poi completato annoverando anche quello di prodotti particolari, che abbinano parti in legno (rivestimento interno o esternointerno), per i quali i costi salgono a circa 290 euro/mq a seconda del legno utilizzato (quello tenero, come il faggio e l’abete, presenta solitamente livelli maggiori di isolamento termico e acustico, per cui è più vivamente consigliato).

Per fortuna, cambiare gli infissi adottando quelli a risparmio energetico o a taglio termico, significa accedere alle detrazioni fiscali previste dallo Stato (fino al 65% della spesa sostenuta).

In conclusione, al di là delle differenze tra infissi in Pvc e infissi in alluminio, entrambe le scelte presentano pro e contro, per cui bisognerà basarsi sui valori di trasmittanza termica propri dello specifico articolo e indicati dalla fabbrica produttrice e sui propri gusti personali, oltreché sui consigli di esperti del settore.