Come funziona la manutenzione caldaie

manutenzione caldaieLa revisione della caldaia è molto più importante di quanto si possa pensare, per ragioni di sicurezza, per il risparmio energetico che una caldaia che funziona correttamente comporta e infine, per non dover affrontare i costi onerosi di riparazioni derivanti da malfunzionamenti prolungati.

La revisione infatti rientra nelle attività di manutenzione programmata che contemplano l’adozione di misure per evitare il deterioramento del sistema di riscaldamento attraverso misure preventive e correttive.

Poiché caldaie e impianti di riscaldamento sono sistemi complessi, gli interventi vanno effettuati sempre da professionisti, evitando così costosi interventi in emergenza.

Gli interventi di manutenzione della caldaia vanno effettuati prima dell’accensione invernale, quando l’impianto andando a pieno regime potrebbe rivelare segni di usura, cattivo funzionamento o liberare nell’ambiente sostanze dannose.

I controlli sono resi obbligatori dalla legge e regolati dal DPR 74/2013 in vigore dal luglio dello stesso anno. La norma prevede un controllo specifico che riguarda l’efficienza della caldaia per contrastare l’eventualità che questa stia sperperando energia o possa risultare inquinante.

Questo controllo viene attestato attraverso l’analisi sui fumi della caldaia e del rendimento di combustione. La norma stabilisce anche che il controllo delle caldaie sia periodico, a seconda anche del combustibile utilizzato, e precisa che gli interventi devono essere eseguiti dai tecnici abilitati con la periodicità prevista nelle istruzioni tecniche della caldaia stessa: in pratica è lo stesso costruttore che indica se la sua caldaia, in base alla potenza dell’impianto, alla sua età e alla sua tipologia, va controllato ogni anno, 2 o 4 anni.

La Riello consiglia la revisione caldaie ogni 2 anni, Sylber prevede invece una manutenzione ordinaria annuale e ogni due anni la prova sui fumi e sul rendimento di combustione. Per le caldaie Beretta stessa cosa. Ogni proprietario d’impianto e ogni condominio è responsabile della propria caldaia, nel caso di condominio sarà l’amministratore a preoccuparsi di rispettare la tempistica per la manutenzione della caldaia, mentre i costi dell’intervento verranno divisi fra tutti i fruitori dell’impianto.

A seguito della revisione e del controllo sui fumi il tecnico rilascia il rapporto di controllo che viene allegato al libretto d’impianto.

La normativa prevede anche l’apposizione del bollino blu sul certificato rilasciato dal tecnico manutentore. Questo adesivo non è altro che l’attestazione del fatto che il tecnico che ha effettuato il controllo e rilasciato la dichiarazione, è abilitato e specializzato, nonché fornito degli strumenti appositi per misurazioni e verifiche sulle caldaie.

La presenza del bollino blu in pratica attesta che le manutenzioni sono state effettuate e superate esclusivamente da persone qualificate nell’assistenza delle caldaie. In fase di controllo delle caldaie, se viene verificata la sua mancanza, le sanzioni comminate per l’inosservanza di legge, possono essere anche molto salate.

Riassumendo, in definitiva, la revisione caldaie si inserisce nei controlli che garantiscono l’efficienza energetica e si compone della manutenzione ordinaria e del controllo dell’efficienza e dei fumi di scarico. Una copia del rapporto di controllo redatto dal tecnico caldaie verrà inviato al Comune o alla Provincia in fase di verifica della regolarità dei controlli.

Da ottobre 2014 è entrato in vigore un nuovo libretto d’impianto che è obbligatorio per i proprietari di casa. Il vecchio costituirà la documentazione storica della caldaia e non va gettato via.

Attesta tra l’altro l’utilizzo di componenti originali, quindi per esempio, su una caldaia Beretta l’utilizzo a seguito di sostituzione esclusivamente di ricambi Beretta. Nella città di Roma i controlli sulle revisioni caldaie inizieranno non appena la ditta incaricata verrà nominata.