Le connessioni tra l’andamento dell’economia ed i multipli societari

Cos’è l’economia e quali sono le regole base che la governano (domanda ed offerta, investimenti e tassi d’interesse, e via discorrendo) dovrebbero essere al giorno d’oggi nozioni a chiunque proprie.

È per questo che abbiamo deciso di scrivere un più profondo articolo, trattante tutte le connessioni che si possono instaurare tra l’economia nella sua globalità, le sue influenze sulle aziende (e di conseguenza sui loro bilanci) e quindi sui multipli, il cui andamento influenza significativamente anche il prezzo delle azioni e quindi i mercati finanziari.

Cominciando introducendo il concetto di multiplo di bilancio. Un multiplo è un aggregato calcolato tipicamente da un analista finanziario (ma potrebbe essere anche un investitore istituzionale o privato, oppure uno studente…) e rappresentato da una semplice divisione: al numeratore abbiamo il prezzo dell’azione mentre al denominatore un valore di bilancio che viene diviso per il numero di azioni emesse in circolazione (tra poco vedremo meglio l’algebra).

Esistono diversi tipi di multipli: il Price / Earning Per Share, il Price / Book Value Per Share, il Price / Cash Flow Per Share e via seguendo. Di base, qualunque item di bilancio può essere utilizzato per calcolare un multiplo. Tra quindi la moltitudine disponibile, il più utile ed importante è senza dubbio il Price / Earnings per Share (EPS).

Questo ha, come tutti i multipli, al numeratore il prezzo dell’azione ed al denominatore l’utile aziendale diviso per il numero di azioni in circolazione, in modo da calcolare la quota di utile che spetterebbe ad un investitore dal possesso di un’azione. Il multiplo esprime quindi, in altre parole quanto il mercato è disposto a pagare per 1€ di utile generato dall’azienda.

La connessione con gli andamenti dei vari mercati e quindi con le economie in generale è subito evidente. Come si può leggere su jobtrading.it, numerose possono essere le notizie che influenzano l’andamento di una società. Notizie proprie dell’azienda, come un cambio nel management o problematiche fiscali, oppure notizie macro, come un rallentamento dell’economia della Cina od un aumento del prezzo del petrolio.

È proprio su quest’ultime che vorremmo focalizzarci maggiormente per spiegare nel dettaglio al lettore i vari processi scalari economici. Supponiamo che l’economia della Cina rallenta maggiormente rispetto alle attese (le attese negative sono state già scontate dal mercato, quindi è il dato attuale appena pubblicato e peggiore del previsto che muove i mercati, cioè gli investimenti). In questa ipotesi, un’economia più lenta riassume un rallentamento dell’andamento medio anche delle aziende che la compongono. Ne consegue che tutte le società europee o americane, ad esempio, che hanno un partner cinese (sia un cliente come un fornitore) affronteranno maggiori difficoltà (perché magari il cliente avrà meno propensione ad acquistare ed il fornitore alzerà il presto) che si rifletteranno poi sui bilanci, quindi sui multipli e sulla quotazione in borsa.

O ancora, discorso commodities: l’economia cinese rallenta, lo stato spende meno per acquistare rame (la Cina è il primo acquirente di rame al mondo) e quindi le società fornitrici ne risentiranno (compresa, al solito, l’azione).

Concludiamo l’articolo suggerendo al lettore di documentarsi sempre quanto più possibile, di domandarsi sempre il perché degli eventi e di scavare ogni volta quanto più a fondo possibile.