Parliamo di svezzamento: quali sono i primi cibi da introdurre nella dieta di un neonato?

Lo svezzamento è uno dei momenti più importanti ma allo stesso tempo difficili nella vita di un bambino, dopo aver mangiato soltanto il latte materno o quello artificiale, iniziano ad assaggiare sapore e sentire consistenze nuove e del tutto sconosciute, fino ad arrivare ad introdurre nella loro alimentazione tutti cibi fondamentali per una crescita corretta. Questo è il motivo per cui all’inizio i bambini tendono a rifiutare la pappa; l’aggiunta di alimenti deve essere graduale, quindi il bambino continuerà a mangiare in modo preferenziale il latte per completare i pasti con altri cibi così da definire quelli che sono i suoi gusti alimentari e scoprire poco alla volta le novità. 

Significato psicologico dello svezzamento

Il termine svezzamento nella sua traduzione letterale indica quel momento in cui il neonato passa da un’alimentaizone prevalentemente liquida ad una solida, dal punto di vista psicologico però il significato è molto più profondo. Durante lo svezzamento infatti viene meno quel rapporto simbiotico tra la mamma ed il bambino, ma è fondamentale perché il neonato inizi a definire la propria personalità e sviluppare in modo ancora più profondo il rapporto con la madre. Ci sono dei comportamenti che riescono a far capire alla mamma quando è il momento per procedere allo svezzamento, quando cioè il bambino è pronto (approfondimento: https://www.nostrofiglio.it/neonato/svezzamento/svezzamento-quando-il-bambino-e-pronto ), gli indici principali sono un interesse verso il cibo, quella curiosità che contraddistingue i neonati, ma anche il fatto che il bambino sappia stare seduto da solo ed infine, quando il bambino avrà almeno raddoppiato il suo peso dalla nascita.

Gli alimenti da preferire

I bambini dunque iniziano lo svezzamento iniziando a conoscere il brodo, nel caso dello svezzamento classico o tutti gli alimenti nel caso si preferisca l’autosvezzamento, è importante però evitare fino al compimento dei 12 mesi il latte vaccino, la panna ma anche miele o noci, piccoli cibi che possono provocare il soffocamento. Se il bambino beve poco non c’è da preoccuparsi gran parte della sua alimentazione per i primi mesi è liquida. Per insaporire i cibi è possibile utilizzare erbe aromatiche ma anche aglio o cipolla, su questa pagina (https://www.globo.it/blog/consigli-e-alimenti-da-evitare-durante-lo-svezzamento/) è possibile inoltre una lunga serie di ottimi consigli.

Accessori utili per lo svezzamento

Ci sono in commercio tantissimi accessori fondamentali perché il bambino attraversi con semplicità questa difficile fase. In primis i robot cuoci-tutto, utilissimi per preparare delle pappe a misura di bambino in modo sano ed equilibrato. Stoviglie come piatti e bicchieri colorati possono essere molto d’aiuto per rendere quest’esperienza ed il primo contatto con il cibo più interessante, stimolando appunto la curiosità del bambino. Inoltre grazie alle impugnature adatta ai più piccoli, impareranno a mangiare in modo veloce e facile. 

Lo schema dello svezzamento

La maggioranza dei genitori sceglie di seguire uno schema classico per lo svezzamento dei propri piccoli introducendo gradualmente i cibi mano a mano più solidi. Il punto di riferimento in molti casi è il pediatra che mese per mese può indicare al genitore quando e come inserire i diversi cibi per far si che l’alimentaizone del bambino sia completa e sana per il suo sviluppo. Generalmente is inizia con del brodo, introducendo i gusti principali di carne e evrdure ma anche pesce. In seguito per far sentire le diverse consistenze a questo si aggiungono le creme, al mais, alla tapioca o riso, poi si passa agli omogeneizzati di pesce, frutta o carne che si possono preparare anche in casa. Ovviamente questi prodotti se preparati in casa con l’attrezzatura necessaria possono essere personalizzati per le esigenze del bambino ed essere ancora più sani e gustosi.

I cibi per lo svezzamento al quarto mese

Nonostante l’Organizzazzione Mondiale della Sanità suggerisca di allattare il neonato pe ri primi sei mesi, possono esserci delle ragioni per cui il pediatra consiglia al genitore di introdurre prima vari tipi di alimenti, come ad esempio la frutta per spuntino a metà pomeriggio o metà mattina. In questo caso, l’alimento da preferire è la pera, dal gusto delicato e molto più digeribile di altri alimenti, è il frutto che meglio si adatta allo stomaco ancora molto sensibile del neonato.

Svezzamento a cinque mesi

I genitori che hanno già deciso di iniziare lo svezzamento al quarto mese possono continuare con questo cambiamento anche al quinto introducendo anche altri alimenti e consistenze nella dieta del neonato oltre alla frutta. In particolare è possibile iniziare a somministrare crema di latte per le pappe, tapioca o mais, ma anche il brodo vegetale, magari con dei prodotti liofilizzati. Quei genitori invece che non hanno ancora iniziato lo svezzamento possono rimandarlo al compimento del sesto mese oppure iniziare ad introdurre insieme al latte la frutta.

Svezzamento a sei mesi

Col compimento dei sei mesi il bambino è pronto per assaggiare nuovi alimenti e conoscere nuovi cibi, per renderlo ancora più curioso ed interessato a provare i nuovi sapori è possibile lasciargli toccare la frutta o i cibi. I metodi di svezzamento a quest’età sono molti e gli alimenti che possono essere introdotti nella dieta i più vari. Il consiglio del pediatra, al solito, è quello che bisogna seguire insieme all’istinto materno, cercando sempre di assecondare i desideri del bambino.

Svezzamento naturale

L’autosvezzamento (o svezzamento naturale) è un nuovo metodo che sta prendendo piede tra le mamme, spesso consigliato anche dai pediatri. Il metodo è molto semplice, invece di introdurre i vari cibi in modo graduale nell’alimentazione del bambino, questo si siede a tavola con i genitori e prova tutto ciò che lo incuriosisce, in questo caso però è fondamentale che anche i genitori seguano una dieta equilibrata, povera di sale evitando i cibi piccanti, fritti e troppo elaborati. La naturalezza sta proprio nel consentire al piccolo di sentire i sapori veri dei cibi, dunque anche lo zucchero dovrebbe essere evitato.