Robot mobili e collaborativi Omron nella nuova frontiera dell’industria.

Industria 4.0, quarta rivoluzione industriale. Questa definizione è stata coniata da circa un decennio in Germania. In questo articolo vedremo come i robot collaborativi (cobot) ed i robot mobili prodotti Omron si inseriscano all’interno di questo panorama.

Il fenomeno dell’Industria 4.0 fa sì che somme di danaro anche abbastanza ingenti vengano impiegate dalle varie aziende per creare o rimodernare le linee di produzione, alla ricerca di uno standard tecnologico che garantisca la massima efficienza.

I robot, che sino a questo momento venivano relegati a lavori pesanti dalle variabili quanto più ridotte possibili, acquistano un nuovo ruolo. Assistiamo infatti alla nascita di una serie di macchinari capaci di interagire in tempo reale sia tra di loro che con l’ambiente intorno.

Prendiamo ad esempio i nastri trasportatori, che negli ultimi anni stanno venendo sostituiti dagli AGV, ovvero dei veicoli che si muovono all’interno della fabbrica. Questi modelli tuttavia hanno ancora necessità di un percorso fisso configurato in precedenza dall’uomo, in maniera tale da evitare urti involontari o altri incidenti simili.

I nuovi robot mobili sono integrati con dei sensori per la visione. Il percorso viene quindi studiato e modificato a seconda delle necessità del momento. Questa maggiore autonomia si traduce in un netto risparmio di tempo e risorse.

Andiamo a vedere però più nel dettaglio le differenze e i vantaggi di robot collaborativi e robot mobili.

Robot Collaborativi

Il termine stesso collaborativo, che lavora insieme, indica la stretta interazione tra robot e operatori umani. I modelli tradizionali vengono adoperati esclusivamente in ambienti inaccessibili agli operai in carne ed ossa, per tutelare la loro sicurezza. I robot collaborativi non hanno bisogno di gabbie a loro riservate, ma vengono utilizzati fianco a fianco all’uomo.

I Robot collaborativi non si limitano a prendere e spostare componenti, ma possono assolvere diversi incarichi. Saldature, operazioni di imballaggio e raccolta ordini solo per citarne alcuni.

I robot collaborativi Omron si possono programmare senza pulsantiera e codifica: questo garantisce tempi più brevi per l’attivazione ed eventuali modifiche di produzione, elemento di estrema importanza specie per quelle aziende che lavorano con un ampio ventaglio di prodotti, ciascuno in quantità ridotte.

Tra i modelli Omron troviamo i TM 5, rispettivamente TM 5 – 700 che lavora entro un range di 700 mm e ha una portata di 6 kg, e TM 5 – 900 che lavora con una portata minore (4 chili) ma estende il range sino a 900 mm. Per prestazioni migliori c’è il TM 14 con 14 kg di portata e 1100 mm di range di lavoro.

Robot Mobili

Come anticipato in precedenza, i robot mobili sono veicoli intelligenti dotati di un computer di bordo. Non è necessaria una programmazione del percorso e la macchina esegue autonomamente una mappatura dell’ambiente circostante.

Controllare gli spostamenti del robot mobile è altrettanto facile: è sufficiente collegare l’apparecchio ad un tablet.

Il modello Omron LD 90 riesce a trasportare 90 kg di materiale, e raggiunge una velocità di 1,35 metri al secondo.

Nessuno di questi prodotti è isolato dagli altri, anzi uno dei pregi principale dei robot Omron è la semplicità di interazione reciproca tra i vari modelli.

 Cobot, robot mobili e i vantaggi per l’automazione moderna

Il mercato dei nostri giorni si basa non soltanto sulla vendita di una grande quantità di articoli, ma anche sulla possibilità di personalizzarli in un alto numero di varianti. Tutto questo ovviamente non fa che complicare il lavoro di progettazione e programmazione. Può accadere persino che alcune personalizzazioni non siano previste a monte, ma inserite solo successivamente nella linea di produzione già attiva, con un aumento dei costi proporzionato alla modifica richiesta.

Anche se si è riusciti ad evitare il rischio di un cambiamento in corso d’opera, la varietà richiesta al giorno d’oggi si ripresenta attraverso i cambiamenti annuali delle collezioni. Nasce quindi la necessità di riadattare i macchinari, che in precedenza avrebbero potuto ammortizzare i costi di configurazione in un periodo di tempo più lungo.

I robot collaborativi e mobili sono la soluzione, dato che mostrano una flessibilità impensabile per i macchinari tradizionali.

Questa la situazione attuale. Considerata la velocità con cui si muove al giorno d’oggi il mondo delle novità tecnologiche, ci aspettiamo di sicuro ulteriori cambiamenti per gli anni a venire.