Scarpe Antinfortunistiche: quali caratteristiche devono avere?

Caratteristiche delle Scarpe Antinfortunistica

Le scarpe da lavoro, altrimenti dette antinfortunistiche, sono calzature studiate per chi lavora intensamente, trascorre tante ore in piedi e presta servizio in ambienti di lavoro dove il rischio di infortunio è particolarmente elevato: dall’edilizia ai trasporti, dall’elettronica allo smaltimento dei rifiuti, le scarpe rappresentano un accessorio fondamentale dell’abbigliamento da lavoro e devono rispettare requisiti ben precisi di sicurezza, comodità e robustezza.

Oltre a essere impermeabili, ammortizzate e provviste di suola autopulente, le scarpe antinfortunistiche sono anche ergonomiche, complete di intersuola interna ortopedica e di plantare traspirante. L’obiettivo, dunque, è assicurare a chi le indossa non solo sicurezza e protezione dagli agenti esterni, ma anche massima comodità di utilizzo, anche dopo un’intensa giornata di lavoro.

Materiali di qualità

Le scarpe sono realizzate con materiali resistenti e in grado di ridurre l’affaticamento, grazie all’effetto di dissipazione dell’energia. Sia la tomaia che le suole sono indeformabili, mentre il plantare vanta un’eccellente memoria di forma, per un comfort davvero personalizzato. Anche le parti interne, come la suola e la fodera, sono traspiranti e anti-sudore.

Stabilità ed ergonomia

Grazie al plantare e all’intersuola ergonomici, la scarpa da lavoro offre un’ottima stabilità e aiuta a mantenere la giusta postura durante tutto l’arco della giornata. La tomaia è salda e ferma, e grazie al gran numero di occhielli avvolge il piede lasciando soltanto il giusto spazio per il comfort; in più, grazie alla disponibilità delle mezze misure, la calzatura è sempre della misura perfetta per qualunque piede.

Sicurezza

Le scarpe antinfortunistiche sono da considerarsi a tutti gli effetti dei dispositivi di protezione individuale indispensabili per tutelare e migliorare le prestazioni dei lavoratori, nonché la loro sicurezza. Attualmente sono quattro le normative che regolano le caratteristiche delle scarpe antinfortunistiche: EN ISO 20344, EN ISO 20345, EN ISO 20346 ed EN ISO 2034.

Le normative, aggiornate nel 2011, indicano i determinati requisiti di sicurezza che le scarpe da lavoro devono soddisfare, queste vengono classificate a seconda delle caratteristiche e dei mestieri ai quali sono destinate, a partire dalla lettera S, che sta per “sicurezza”. Le calzature marchiate con la sigla SB, per esempio, devono rispondere ai requisiti di “sicurezza di base”, che includono tra le altre cose la suola antiscivolo, antistatica e antishock e il puntale anteriore che protegge dagli urti.

Chi deve usare le scarpe antinfortunistiche da lavoro?

Le scarpe da lavoro, o antinfortunistiche, devono essere usate obbligatoriamente in diversi ambienti di lavoro. Per esempio, nei ristoranti e nei caffè, dove le scarpe da cucina per cuochi devono riparare da schizzi e scongiurare scottature, nonché alleviare il più possibile la fatica che deriva dal lavorare in piedi per tante ore. Le scarpe antinfortunistiche sono indispensabili anche nei cantieri come dispositivi di protezione per i piedi da eventuali incidenti che coinvolgono i materiali utilizzati.

Progettate prima di tutto per evitare infortuni e problematiche verificabili negli arti inferiori, vengono utilizzate in settori in cui il rischio di incidenti è maggiore. Per questo la scarpa da lavoro è resistente in tutte le sue parti, e rinforzata con un apposito puntale anti-schiacciamento anteriore, una suola con paratacco e parapunta e uno speciale cambrione anti-torsione.

Ricorrere alle scarpe più adatte al proprio settore di applicazione migliorerà il livello di sicurezza sul luogo di lavoro, prevenendo rischi di incidenti e lesioni da parte dei dipendenti.