Recupero energetico nei processi industriali

recupero-energetico_800x400Se è vero che tutte le industrie producono quotidianamente una quantità elevata di energia, è altrettanto vero che di questa ne viene realmente utilizzata solo una parte. La percentuale è di poco superiore al 50% e si assesta su una media che va tra il 60 e il 70%. E cosa succede con l’energia che non viene utilizzata dalle industrie? La risposta è abbastanza semplice. Quest’energia inutilizzata si disperde ed il fenomeno è di certo importante dal momento che si parla di una percentuale compresa tra il 30 e il 40%.

E non si tratta solamente di vapore acqueo, in quanto a disperdersi sono anche i gas e le fumane derivanti dai processi industriali. In linea di massima, qualunque emissione che comporti il disperdersi di energia termica all’interno dell’atmosfera costituisce una forma di spreco. Su questa è possibile intervenire recuperando le dispersioni di calore e andando a risparmiare. Allo scopo è importante servirsi di appositi impianti che vanno a recuperare quest’energia dispersa e producono, allo stesso tempo, della nuova energia che può essere riutilizzata all’interno dei processi industriali.

Il recupero industriale dai processi industriali

Il recupero industriale dai processi industriali è di fondamentale importanza per ridurre al massimo gli sprechi in questo settore. Ecco il motivo per cui vengono utilizzati degli appositi impianti atti ad ottimizzare e realizzare un efficientamento energetico in più di un ambito di applicazione e settore industriale. Prima di dar via alla progettazione è indispensabile studiare e analizzare approfonditamente ogni caso proprio come fa l’azienda Tempco che da anni occupa un posto di rilievo nel settore a Desio. Su www.tempco.it potete visionare soluzioni per il riscaldamento, il raffreddamento, la termoregolazione e lo scambio termico di ogni processo produttivo industriale.

La massima attenzione viene volta verso ogni diversa esigenza del cliente garantendo, dunque, la massima flessibilità. Tempco, come buona parte delle aziende del settore, garantisce soluzioni pienamente sostenibili per la salvaguardia dell’ambiente e copre diversi settori d’applicazione con una consolidata esperienza. I settori in questione sono il tessile, il metallurgico, l’olio idraulico, l’offshore, l’ambito delle industrie leggere, delle gomma e della plastica. Ma non è finita qui. Trovano spazio anche i settori chimico, farmaceutico, il food and diary e la cogenerazione.

I vantaggi nel recupero energetico dai processi industriali

Utilizzare ogni nuova tecnologia e pensare ad ottimizzare quella esistente, consente la realizzazione di impianti di recupero energetico che fino ad alcuni anni fa era impensabile realizzare. Il fatto che i costi unitari dell’energia siano aumentati, poi, fa sì che ciascuno di questi sistemi sia molto redditizio sotto il profilo economico in particolare per quanto riguarda il pay back. Il capitale investito ritorna entro 10-12 mesi con una redditività di ogni investimento che supera la soglia del 100% (senza tenere conto delle detrazioni fiscali previste)

Non esiste, attualmente, altra attività che consenta di ottenere questo tipo di risultato. Il recupero energetico dai processi industriali è possibile al giorno d’oggi in maniera concreta. Tutti gli impianti, però, devono essere realizzati in base a quelle che sono le sue principali peculiarità per cui è sempre necessario un intervento da parte dell’azienda che si occuperà del lavoro al fine di poter proporre la soluzione migliore caso per caso. Nonostante, infine, i casi possano variare anche nettamente l’uno dall’altro, non cambiano i vantaggi economici che portano in ogni caso ad un ritorno dell’investimento in meno di un anno dallo stesso.